Equazioni differenziali

Una equazione differenziale di ordine n ha la forma:
, oppure, esplicitando rispetto a yn, yn=f(x,y,y',.......yn-1) .
E' quindi una equazione nella quale compaiono la x, la funzione y della stessa variabile e le sue derivate fino a quella dell'ordine ennesimo.Una funzione y(x) è soluzione dell'equazione se la soddisfa, cioè se
ddddddd .
Le soluzioni prendono il nome di integrali .Questi ultimi possono essere di due tipi integrale generale e integrale singolare.
Quello generale è costituito da una famiglia di curve del tipo
,
ciascuna delle quali, integrale particolare, si ottiene per arbitrari valori reali delle costanti. L'integrale singolare invece non si ricava da quello generale. Per meglio chiarire quanto affermato consideriamo il seguente esempio. L'equazione differenziale del primo ordine
xxxxfg
ha la famiglia di curve (in questo caso rette)

ssssss


come integrale generale e la funzione
cccccccc
per integrale singolare.
Ciò si può facilmente verificare determinando la derivata prima e sostituendo.
Esistono vari tipi di equazioni differenziali. Una prima classificazione può essere fatta in base all'ordine.
Possono essere del primo, del secondo, del terzo ordine ecc. Quelle che verranno esaminate e delle quali saranno svolti degli esempi sono :
equazioni a variabili separabili;
equazioni lineari;
equazioni omogenee;
equazione di Clairaut;
equazione di Bernoulli.

Equazioni a variabili separabili

Una equazione si dice a variabili separabili se può essere ricondotta alla forma
y'=f(x)g(y) (1)
Per la soluzione si esprime y' come zzxxxx e si effettuano i calcoli che seguono:
xzcccccx

moltiplicando ambo i membri per dx si ottiene:
c<ccxxxxxxxhhggg
dividendoli per g(y) si ha:
cxcxzcc
e integrando i due membri si perviene a:
cccxcxcxzcxz
Quest'ultimo è l'integrale generale dell'equazione (1).
Esempio.
dddda
ccccccx

xxx>x>
xxcdd

vccccc +c

vvccddx


Questa soluzione se si tiene conto delle proprietà delle potenze si può scrivere
xzxzxx
cioè
ddfrre (integrale generale)


Equazioni lineari del primo ordine

Una equazione lineare del primo ordine è del tipo
dddddd (1)
Per risolverla si considera l'equazione
ffffff
che prende il nome di omogenea associata .
Si determina poi l'integrale generale di quest'ultima che può essere scritto come
xxxxxxxx
La costante si assume come funzione di x e la y si considera come soluzione della (1) .
Cioè si sostituiscono nell'equazione (1) la funzione
xxxxxs
e la sua derivata prima.
Questo metodo prende il nome di variazione della costante arbitraria.
Esempio
Ci proponiamo di risolvere l'equazione
ddddddq (1)
A tal fine consideriamo l'omogenea associata

xxxxxxx
il suo integrale generale, calcolato col metodo delle variabili separabili, è
ccvvcccc

ssddxx

sssssssa
Ora consideriamo la costante come funzione di x e calcoliamo la derivata
azzzzzz
Sostituendo nella (1) otteniamo
zzzzzzzz
e semplificando
dddddd
sssssss
zzzzzzz

c(x)=x+k


Sostituendo nella (2) si ricava l'integrale generale della (1)

y=(x+k)x

Al variare di k questa equazione rappresenta una famiglia di parabole.
Si lascia come esercizio la verifica della soluzione.

Equazioni lineari a coefficienti costanti

Tralasciando quelle del I ordine risolvibili come nel caso precedente, vogliamo esaminare l' equazione del II ordine a coefficienti costanti
sasaaa (1)
L'omogenea associata è
sssssss . ( 2 )
Assumiamo la funzione
ssssssss
come soluzione. Sostituendo nella (2) la funzione y e le sue derivate prima e seconda otteniamo:
dddssaa
sssssss
Quest'ultima prende il nome di equazione caratteristica . L' omogenea associata ha integrale generale, a seconda
che si abbiano due soluzioni reali e distinte, coincidenti o complesse coniugate, una delle seguenti funzioni rispettivamente:
sssssss

ddddd

ccdd
soluzioni dell'equazione caratteristica.
Si dimostra che se y è l'integrale generale dell'omogenea associata e Y uno particolare della completa, la soluzione generale della (1) si può scrivere come
y*=y+Y

L'integrale Y si determina in base alla funzione f(x). Con f(x)= ssssd ,Y dovrà essere del tipo xcvccc , se invece f(x) è un plinomio di grado m, Y sarà un polinomio di grado s= n+m-k dove n rappresenta l'ordine dell'equazione differenziale e k l'indice massimo dei coefficienti diverso da zero. Gli indici si contano nell'equazione dal secondo coefficiente di sinistra.
Nel nostro caso a ha indice 1 e b 2.
Esempio

vvvvvvv

In questo caso s=2+2-2=2
xxxxx<z>
Sostituendo nell'equazione completa si ottiene:
2a-3(2ax+b)+2(assdaaa +bx+c)= ssdaaa
Eseguendo i calcoli si determina:
2assdaaa +(-6a+2b)x+2a-3b+2c=ssdaaa
Per l' identità dei polinomi si può srivere il sistema
ccxvv
la cui soluzione è
xxzzz
Pertanto l'integrale particolare della completa è:
xxxxxx
e quello generale